Il decreto Fisco-Lavoro ha previsto lo slittamento al 9 dicembre 2021 (14 dicembre con i 5 giorni di tolleranza) del versamento delle rate di rottamazione ter e saldo e stralcio, le cui scadenze in origine erano al 30 novembre 2021. Una mini-proroga che l’ANC ritiene inadeguata: serve un nuovo intervento del legislatore, che riconosca ai contribuenti la facoltà di poter effettuare, entro un nuovo termine, il pagamento delle rate della definizione agevolata. Lo ha ribadito l’Associazione Nazionale dei Commercialisti con comunicato stampa del 24 gennaio 2022.
Per il versamento delle rate di rottamazione ter e saldo e stralcio, il D.L. n. 146/2021 ha previsto una miniproroga al 9 dicembre - termine differito al 14 dicembre 2021 per effetto della concessione del termine ulteriore di 5 giorni di tolleranza.
Si tratta di una scadenza inadeguata: nel comunicato stampa del 24 gennaio 2022 l’ANC sottolinea come una delle criticità già evidenziate a novembre 2021 fosse proprio l’inadeguatezza della scadenza fissataper il pagamento in un’unica soluzione delle rate scadute ai fini della rimessione in termini, rispetto alla quale veniva ravvisata l’opportunità di concedere un arco di tempo maggiore, volto a consentire ai contribuenti il pagamento delle somme dovute.
C’erano tutte le condizioni perché la proroga per la rottamazione ter e per il saldo e stralcio fosse di più ampio respiro.
L’appello che ANC rivolge ora al Legislatore è di intervenire con un nuovo provvedimento che riconosca ai contribuenti la facoltà di poter effettuare, entro un nuovo termine, il pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio.
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