In tema di vending machine, se la medesima operazione è "certificata" mediante l'invio dei corrispettivi direttamente dai "distributori automatici" e anche con fattura elettronica, perché richiesta dal cliente, è plausibile l'annotazione nella sola contabilità generale delle fatture elettroniche, a condizione che il contribuente sia sempre in grado, anche in caso di controlli da parte dell'Amministrazione finanziaria, di dimostrare il collegamento e la riconciliazione puntuale degli importi memorizzati nel sistema Master della Vending Machine e quelli certificati con la fattura elettronica; ciò al fine di evitare la duplicazione, nella liquidazione IVA, di importi già memorizzati elettronicamente e trasmessi telematicamente. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 88 del 22 febbraio 2022.
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