Si avvicina una profonda modifica della disciplina nazionale, sui rapporti tra whistleblowing nel settore pubblico e privato, tale da impattare significativamente sull’obbligo di segreto d’ufficio, aziendale, professionale, scientifico e industriale e sulle modalità (interne o esterne) di segnalazione di illeciti di cui i lavoratori siano venuti a conoscenza nello svolgimento delle proprie attività lavorative. E’ quanto previsto dallo schema di decreto legislativo approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri del 9 dicembre, che peraltro troverà applicazione nel settore privato per tutti i datori di lavoro che hanno adottato i modelli richiesti dal sistema 231 e da quelli che, pur non avendolo adottato, hanno impiegato nell’ultimo anno la media di almeno 50 lavoratori subordinati.
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