Sugli utili distribuiti alla controllante britannica a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (c.d. Brexit) si applica la ritenuta convenzionale del 5%. E’ quanto si legge nella risposta ad interpello n. 117 del 20 gennaio 2022 con cui l’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti sui predetti dividendi per i quali non trova applicazione la ritenuta dell’1,20% a titolo d’imposta.
Nel caso di distribuzione di dividendi da parte di una società italiana ad una società residente in uno Stato membro dell'Unione europea o in uno Stato aderente all'Accordo sullo Spazio Economico Europeo, trovi applicazione la ritenuta ridotta del 1,20 per cento a titolo d'imposta, ai sensi del comma 3ter dell'articolo 27 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600
Ciò, però, non vale per gli utili distribuiti alla controllante britannica a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (c.d. Brexit).
In questo caso si applica la ritenuta convenzionale del 5%.
E’ questa la risposta fornita dall’Agenzia delle entrate nell’interpello n. 117 del 20 gennaio 2023.
Resta comunque inteso che l'operatività del Trattato è subordinata al ricorrere anche delle altre condizioni ivi previste, ossia che la controllante britannica integri la nozione di persona residente ai fini convenzionali e sia beneficiaria effettiva dei dividendi.
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