Impresa Approvazione definitiva

Legge made in Italy: le misure per le imprese

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Dal Fondo sovrano italiano per il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali all’istituzione del Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche. Dall’istituzione di un fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda alle nuove risorse per l’imprenditoria femminile. Dai voucher a favore delle start up innovative e delle microimprese per l'acquisizione di servizi di consulenza utili all’ottenimento di un brevetto ai contributi a sostegno degli investimenti effettuati dalle imprese culturali. Sono alcune delle misure contenute nel disegno di legge Made in Italy, approvato in via definitiva dal Senato.
Chiuso l’iter parlamentare del disegno di legge Made in Italy.
Dopo l'approvazione della Camera, il 7 dicembre 2023, il Senato, nella seduta del 20 dicembre, ha dato infatti il via libera definitivo al provvedimento, contenente disposizioni organiche tese a valorizzare e promuovere, in Italia e all'estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale.
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Fondo sovrano e liceo Made in Italy

Una delle principali misure è il Fondo nazionale del Made in Italy (cosiddetto Fondo sovrano), con una dotazione iniziale di 700 milioni per il 2023 e di 300 milioni per il 2024, diretto a sostenere la crescita, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali, anche in riferimento alle attività di approvvigionamento e riuso di materie prime critiche per l'accelerazione dei processi di transizione energetica e allo sviluppo di modelli di economia circolare.
La dotazione del Fondo potrà essere incrementa con risorse provenienti da soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni ed è autorizzato a investire, a condizioni di mercato e nel rispetto della disciplina sugli aiuti di Stato, nel capitale di società per azioni, anche quotate e anche in forma cooperativa, purché aventi sede legale in Italia e non operanti nel settore bancario, finanziario o assicurativo.
Viene inoltre istituito il liceo Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche.

Risorse per le imprese femminili, proprietà industriale, moda e settore legno arredo

Per sostenere lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili in tutto il territorio nazionale, nell’ambito della misura “ON- Oltre nuove imprese a tasso zero”, gestita da Invitalia, viene costituita, un’apposita riserva con una dotazione di 15 milioni di euro.
Al fine di promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e di sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione, vengono messi a disposizione delle start-up innovative e delle microimprese voucher (voucher 3I) per l’acquisizione di servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione, all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive, alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e marchi. A tale fine è autorizza la spesa di 8 milioni di euro per l'anno 2023 e di 1 milione di euro per l'anno 2024.
Viene inoltre istituito un fondo, con la dotazione di 25 milioni di euro per il 2024 (15 milioni sotto forma di contributi a fondo perduto e 10 milioni di euro come finanziamenti a tasso agevolato), per incrementare il livello tecnologico delle imprese boschive e dell’industria della prima lavorazione del legno.
È previsto poi un stanziamento di 15 milioni di euro per promuovere e sostenere gli investimenti nel territorio nazionale, la ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l'innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale nonché provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l'impatto ambientale.
Ulteriori 15 milioni di euro (5 milioni di euro per l'anno 2023 e 10 milioni di euro per l'anno 2024) vengono riservati per promuovere e sostenere investimenti nel territorio nazionale finalizzati alla transizione ecologica e digitale nel settore tessile, della moda e degli accessori.
Sono poi destinati 30 milioni per progetti basati sulla blockchain per la realizzazione di sistemi di tracciabilità delle filiere produttive del made in Italy, 3 milioni per la sostituzione di motori a combustibili fossili con motori elettrici nella nautica, 10 milioni per il settore fieristico, 10 milioni per i mercati rionali, 4 milioni per i distretti del prodotto tipico italiano, 2 milioni per promuovere il consumo all’estero di prodotti agroalimentari nazionali di qualità e 4 milioni per la protezione delle indicazioni geografiche registrate e dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo e.
Previste inoltre misure volte ad incentivare, a valorizzare e sostenere gli esercizi di ristorazione italiana e a combattere l’utilizzo speculativo dell’Italian sounding.
Via libera anche al contrassegno per il made in Italy, che possono, su base volontaria, apporre le imprese sui beni prodotti nel territorio nazionale.

Tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale

Il provvedimento detta, inoltre, disposizioni in materia di tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale.
In particolare, si stabilisce che l'impresa titolare o licenziataria di un marchio registrato da almeno 50 anni o per il quale sia possibile dimostrare l'uso continuativo da almeno 50 anni, che intenda cessare definitivamente l'attività svolta, notifica preventivamente al Ministero delle imprese e del made in Italy le informazioni relative al progetto di cessazione dell'attività indicando i motivi economici, finanziari o tecnici che impongono la cessazione medesima. Al fine di tutelare i marchi di particolare interesse e valenza nazionale e di prevenire la loro estinzione salvaguardandone la continuità, si consente inoltre al Ministero delle imprese e del made in Italy di subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio qualora lo stesso non sia stato oggetto di cessione a titolo oneroso da parte dell'impresa titolare o licenziataria. Per i marchi che risultino inutilizzati da almeno 5 anni, il Ministero delle imprese e del made in Italy può depositare una domanda di registrazione del marchio a proprio nome.

Disposizioni dedicate alle imprese culturali e creative

Viene, inoltre, definito un quadro organico di disposizioni a sostegno delle imprese culturali e creative.
Possono assumere tale qualifica:
a) tutti gli enti privati (imprese e società), nonché il lavoratore autonomo che svolge in via esclusiva o prevalente, una o più delle seguenti attività: ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali;
b) i soggetti privati che, costituiti nelle suddette forme, svolgono, in via esclusiva o prevalente, attività economiche di supporto, ausiliarie o comunque strettamente funzionali all'ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali.
Le disposizioni sono applicabili anche gli enti del Terzo settore che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa (D.Lgs. n. 117/2017, art. 11, comma 2), le imprese sociali, nonché le associazioni e fondazioni che svolgono prevalentemente in forma di impresa, in via esclusiva o prevalente, una o più delle attività di cui alla lettera a).
Per attività e prodotti culturali si intendono beni, servizi, opere dell’ingegno, nonché i processi ad essi collegati, e altre espressioni creative, individuali e collettive, anche non destinate al mercato, inerenti a musica, audiovisivo e radio, moda, architettura e design, arti visive.
Per la concessione da parte del Ministero della cultura di contributi a sostegno degli investimenti effettuati nel territorio nazionale dalle imprese culturali vengono stanziati 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2033.
Sarà un decreto del Ministro della cultura ad individuare le condizioni, dei termini e delle modalità per la concessione dei predetti contributi.
Viene istituita anche la figura dei “creatori digitali”, gli artisti che sviluppano opere originali ad alto contenuto digitale.

Mutui a tasso agevolato per l’acquisizione di imprese agricole

Viene introdotta la possibilità per ISMEA di concedere, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato, mutui a tasso agevolato in favore di imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, che attuano iniziative finalizzate all’acquisizione di una o più imprese operanti nel medesimo settore di produzione primaria o di prima trasformazione.
I criteri e le modalità per la concessione dei mutui nonché l’importo e la durata massimi del finanziamento dovranno essere definiti da un decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da emanare previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

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