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Revisori Legali: fissato il contributo annuale degli iscritti al registro

Redazione IPSOA Quotidiano

Aggiornato il 08/01/2024

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Con D.M. 29 dicembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 2023, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha determinato in 47 euro, a decorrere dal 1° gennaio 2024, il contributo annuale a carico degli iscritti nel registro dei revisori legali. L'importo del contributo annuale dovrà versato mediante pagamento elettronico, attraverso i servizi offerti dal nodo dei pagamenti SPC dell'Agenzia per l'Italia digitale - AgID denominato PagoPA o attraverso i convenzionali strumenti di pagamento offerti dagli intermediari autorizzati.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 2023 è stato pubblicato il D.M. 29 dicembre 2023 con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato il contributo annuale a carico degli iscritti nel registro dei revisori legali.

In particolare il decreto stabilisce che dal 1° gennaio 2024, il contributo annuale a carico degli iscritti nel registro dei revisori legali è determinato in 47 euro, mentre a decorrere dal 1° gennaio 2025 il contributo è fissato in 57 euro.

L'importo del contributo annuale, comprensivo delle spese di produzione degli avvisi di pagamento, dovrà essere versato in unica soluzione entro il 31 gennaio di ciascun anno e non è frazionabile in rapporto alla durata di iscrizione nell'anno.

Soggetti obbligati

Sono tenuti al pagamento del contributo i revisori legali e le società di revisione legale che risultano iscritti nelle sezioni A e B del registro alla data del 1° gennaio di ogni anno.

Fermo restando il contributo di iscrizione posto a carico dei nuovi iscritti, i revisori legali e le società di revisione che in corso d'anno sono iscritti per la prima volta nel registro dei revisori legali sono tenuti al pagamento del contributo annuale a partire dall'anno successivo a quello di iscrizione.

Modalità di versamento del contributo annuale

L'importo del contributo annuale dovrà versato mediante:

- pagamento elettronico, attraverso i servizi offerti dal nodo dei pagamenti SPC dell'Agenzia per l'Italia digitale - AgID denominato PagoPA di cui alle linee guida concernenti le regole e le modalità di effettuazione dei pagamenti elettronici;

- convenzionali strumenti di pagamento offerti dagli intermediari autorizzati.

Il Ministero dell'Economia e delle finanze pubblica annualmente sul sito istituzionale o su quello dedicato alla revisione legale un avviso contenente l'indicazione del termine di scadenza, gli strumenti di pagamento ammessi e le eventuali coordinate per l'esecuzione del versamento.