Fisco Conversione del decreto Anticipi

Partite IVA, verso il rinvio dell’acconto a gennaio

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È stata depositata in Commissione Bilancio del Senato la riformulazione di un emendamento al decreto Anticipi ( Questo simbolo indica la disponibilità del documento su One FISCALE

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D.L. n. 155/2024) che prevede di rinviare a gennaio il pagamento dell'acconto per le partite IVA con ricavi fino a 170.000 euro, con la possibilità di pagarlo anche in 5 rate (fino a maggio). Esclusi dal rinvio i contributi INAIL e INPS.
Sono iniziate le votazioni degli emendamenti alla legge di conversione del Questo simbolo indica la disponibilità del documento su One FISCALE

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D.L. n. 155/2024.
Sul fronte fiscale, si segnala che il Governo ha depositato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento riformulato che prevede di rinviare a gennaio il pagamento dell'acconto per le partite IVA, con la possibilità di pagarlo anche in cinque rate; restano esclusi i contributi INAIL e INPS.
L’emendamento riformulato, che ripropone quanto già previsto per il periodo d’imposta 2023, prevede che, "per il solo periodo d'imposta 2024, le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d'imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a centosettantamila euro effettuano il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), entro il 16 gennaio dell'anno successivo, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese”.

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