In tema di lavoratori impatriati, con la risposta a interpello n. 53 del 28 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il periodo minimo di residenza all'estero, ai fini dell'applicazione del nuovo regime è di sette periodi di imposta in quanto c'è coincidenza tra il datore di lavoro (società/gruppo) per il quale è stato impiegato all'estero nel periodo d'imposta precedente il rientro in Italia e quello presso il quale inizierà a lavorare dopo il trasferimento in Italia, non rilevando, a tal fine, la circostanza che prima del rientro in Italia abbia interrotto il rapporto di lavoro dipendente con il suddetto datore di lavoro per svolgere un'attività di lavoro autonomo.
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