Fisco Dichiarazioni fiscali 2025

Modello IVA 2025 da inviare entro il 30 aprile

Anselmo Martellotta Studio Legale Tributario EY Italy

Maria Attanasi Studio Legale Tributario EY Italy

Anselmo Martellotta Studio Legale Tributario EY Italy

Maria Attanasi Studio Legale Tributario EY Italy

Pubblicato il 11/04/2025

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Dichiarazioni fiscali

Manca meno di un mese per la presentazione del modello annuale IVA 2025 relativo al 2024, in scadenza al 30 aprile 2025. Tra le novità del modello si segnala l’introduzione dei nuovi codici attività ATECO 2025, la ridenominazione del quadro VM previsto per l’indicazione dei versamenti effettuati utilizzando il modello F24 ELIDE, la modifica dei quadri VO e VW. Chi deve presentare la dichiarazione annuale IVA? E come va presentata?

Entro il 30 aprile 2025 va presentato il modello annuale IVA 2025 relativo al 2024.

Tra le novità del dichiarativo si segnala:

- l’introduzione dei nuovi codici attività ATECO,

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- la ridenominazione del quadro VM previsto per l’indicazione dei versamenti effettuati utilizzando il modello F24 Versamenti con elementi identificativi,

- la modifica del quadro VO al fine di comunicare l’opzione per il regime forfetario da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale e l’opzione per l’applicazione del regime fiscale agevolato da parte delle imprese giovanili in agricoltura;

- la modifica del quadro VW con riferimento ai crediti trasferiti nell’ambito della liquidazione IVA di gruppo per le società di comodo che tornano a qualificarsi quali “operative”.

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Chi deve presentare la dichiarazione annuale IVA

I soggetti titolari di partita IVA che esercitano attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali di cui agli articoli 4 e 5 del D.P.R. n. 633/1972, sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA.

La dichiarazione deve essere comunque presentata anche qualora i soggetti passivi di cui sopra, nel corso dell’anno 2024, non abbiano svolto alcuna attività.

Pur essendo in possesso del numero di partita IVA, non devono presentare la dichiarazione annuale alcune categorie di soggetti passivi, quali ad esempio, i contribuenti che per tutto l’anno d’imposta si sono avvalsi del regime forfetario di cui all’ art. 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190/2014.

Come va presentata la dichiarazione annuale IVA

La dichiarazione, da presentare esclusivamente per via telematica all’Agenzia delle Entrate, può essere presentata:

a) direttamente dal soggetto dichiarante;

b) tramite un intermediario;

c) tramite altri soggetti incaricati (per le Amministrazioni dello Stato);

d) tramite società appartenenti al gruppo, ai sensi dell’ art. 3, comma 2-bis, D.P.R. n. 322/1998.

Quando va presentata la dichiarazione annuale IVA

La dichiarazione annuale IVA per l’anno di imposta 2024 va presentata entro il 30 aprile 2025.

La dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui è conclusa la ricezione da parte dell’Agenzia delle Entrate dei dati trasmessi tramite procedure telematiche. La prova della presentazione della dichiarazione è data dalla comunicazione attestante l’avvenuto ricevimento dei dati, rilasciata sempre per via telematica, trasmessa attraverso lo stesso canale al soggetto che ha effettuato l’invio.

Le dichiarazioni annuali IVA presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine (i.e. entro 90 giorni dal 30 aprile, ovvero entro il 29 luglio 2025 per l’anno d’imposta 2024) sono valide, salvo l’applicazione delle sanzioni amministrative relative alla tardiva presentazione del modello.

Tipo di dichiarazione

Per correggere eventuali errori od omissioni contenuti nella dichiarazione annuale IVA, i contribuenti possono inviare un’ulteriore dichiarazione, utilizzando lo stesso modello. Nel frontespizio sono presenti due caselle che vanno barrate in caso di presentazione di una nuova dichiarazione finalizzata a rettificare o integrare una dichiarazione già presentata.

Nello specifico, deve essere barrata la casella:

- “Correttiva nei termini”, qualora la nuova dichiarazione sia presentata entro la scadenza del termine di presentazione (30 aprile 2025); il caso potrebbe riguardare quei soggetti che già a partire da febbraio 2025 hanno presentato la dichiarazione annuale e poi si accorgono entro la scadenza del 30 aprile di dover effettuare qualche modifica;

- “Dichiarazione integrativa”, qualora la nuova dichiarazione sia presentata successivamente alla scadenza dei termini di presentazione indicando:

a) il codice 1, qualora l’errore o l’omissione:

a) comporti un maggior debito o un minor credito per il contribuente;

Ad esempio

Indicazione nella dichiarazione originaria di maggiori versamenti periodici rispetto a quelli effettivamente eseguiti.

b) comporti un maggior credito o un minor debito per il contribuente;

Ad esempio

Detrazione IVA non esercitata benché effettivamente spettante.

c) non comporti alcuna variazione del debito o del credito per il contribuente;

Ad esempio

Errata indicazione delle operazioni effettuate nel quadro VT.

2) il codice 2, nell’ipotesi in cui il contribuente intenda rettificare la dichiarazione già presentata in base alle comunicazioni inviate dall’Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’ art. 1, commi 634 - 636, legge n. 190/2014, salva l’applicazione delle sanzioni e ferma restando l’applicazione dell’ art. 13, D.Lgs. n. 472/1997.

Principali novità del modello IVA 2025

Le principali novità del modello IVA 2025 relativo all’anno 2024 riguardano l’introduzione dei nuovi codici ATECO nonché alcune modifiche ai quadri VM, VO e VW.

Nuova classificazione ATECO

A decorrere dal 1° aprile 2025, è adottata la nuova classificazione ATECO 2025, che sostituisce la classificazione ATECO 2007 - Aggiornamento 2022. Questa novità incide sulla compilazione del rigo VA2 del modello IVA, in cui si deve indicare il codice dell’attività svolta. A questo proposito, occorre considerare che, secondo le istruzioni relative a tale rigo, deve essere riportato “il codice attività desunto dalla tabella di classificazione delle attività economiche vigente al momento di presentazione della dichiarazione”.

L’Agenzia delle Entrate, nella FAQ del 5 marzo 2025, ha precisato che, per le dichiarazioni IVA 2025 che saranno presentate a decorrere dal 1° aprile 2025, i contribuenti potranno indicare, in alternativa:

- i precedenti codici ATECO 2007 (aggiornamento 2022) oppure

- i “nuovi” codici ATECO 2025, avendo cura di riportare il codice 1 nella casella “Situazioni particolari” presente nel frontespizio del modello.

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Quadro VM

Il quadro VM, precedentemente intitolato “Versamenti immatricolazione auto UE”, è stato rinominato in “Versamenti Auto F24 elementi identificativi”, per accogliere le disposizioni dell’ art. 1, comma 93, legge n. 213/2023.

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La modifica relativa alla denominazione del quadro VM è stata introdotta a seguito dell’ampliamento del campo di applicazione delle regole relative ai versamenti per le immatricolazioni delle auto provenienti da San Marino e Città del Vaticano, effettuati utilizzando il modello F24 ELIDE.

La nuova disposizione ha esteso anche a tali operazioni di importazione quanto previsto, per i veicoli provenienti da Paesi dell’Unione europea, dall’ art. 1, commi 9 e 9-bis del D.L. n. 262/2006, secondo cui l’immatricolazione o la voltura dei veicoli è subordinata a una particolare modalità di applicazione dell’IVA che consiste nel versamento dell’imposta relativa alla prima cessione interna mediante modello “F24 Versamenti con elementi identificativi Elide”, con l’indicazione del numero di telaio e dell’ammontare dell’imposta assolta in occasione di tale cessione.

La legge di Bilancio 2024 ha introdotto all’ art. 1 del D.L. n. 262/2006 il nuovo comma 9-ter, estendo la disciplina dei precedenti commi (9 e 9-bis) anche ai veicoli provenienti da San Marino e Città del Vaticano. Le modalità applicative di questa nuova previsione sono state fornite con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 296689/2024 del 16 luglio 2024.

Tale norma ha l'obiettivo di contrastare le frodi realizzate da soggetti di imposta operanti nel settore del commercio dei mezzi di trasporto provenienti dalla Repubblica di San Marino e dalla Città del Vaticano.

Quadro VO

Nel quadro VO, denominato “Opzioni e revoche agli effetti delle imposte sui redditi”, sono stati aggiunti:

- il rigo VO18, relativo all’adozione del regime speciale forfettario, ai soli fini IVA, da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale che hanno conseguito ricavi, ragguagliati ad anno, non superiori a 65.000,00 euro ( art. 5, comma 15-quinquies, D.L. n. 146/2021, convertito in legge n. 215/2021);

- il rigo VO27, riservato alle imprese giovanili in agricoltura che hanno optato per l’applicazione del regime fiscale agevolato previsto dall’ art. 4, comma 1, legge n. 36/2024.

Ai sensi dell’ art. 2, D.P.R. n. 442/1997, le opzioni e le revoche previste in materia di IVA e di imposte dirette devono essere comunicate, tenendo conto del comportamento concludente assunto dal contribuente durante l’anno d’imposta, esclusivamente utilizzando il quadro VO della dichiarazione annuale IVA.

Tale regime prevede la possibilità di optare per un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’IRAP. L’opzione ha effetto per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro periodi d’imposta successivi.

Quadro VW

Nel quadro VW, relativo alla liquidazione dell’IVA di gruppo ( art. 73, comma 3, D.P.R. n. 633/1972), è stato introdotto il campo 2 nel rigo VW26, che deve essere compilato per indicare i crediti trasferiti dalle società del gruppo ritornate operative, ossia non più rientranti nella disciplina delle società di comodo (ex art. 30, legge n. 724/1994).

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L’inserimento del nuovo campo è strettamente correlato alle modifiche normative di cui al D.Lgs. n. 192 del 13 dicembre 2024, il quale, avendo dimezzato alcuni coefficienti da applicare nella determinazione dei ricavi effettivi del 2024, comporta che molti soggetti potrebbero non essere più interessati dalle penalizzazioni previste dalla disciplina delle società di comodo.

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