I nuovi criteri di formulazione della proposta di concordato 2025/2026 sono forse la novità più attesa e significativa del decreto correttivo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 giugno 2025. Con l’obiettivo di rendere il CPB più attrattivo, vengono introdotti tetti massimi alla maggiorazione del reddito proposto dall'Agenzia delle Entrate. Questi limiti si applicano rispetto al reddito dichiarato nell'anno d'imposta precedente (2024), rettificato secondo le disposizioni del decreto CPB, e dipendono direttamente dal livello di affidabilità fiscale (punteggio ISA) del contribuente nel periodo d'imposta 2024. Da non dimenticare, poi, la soglia minima settoriale di reddito, che prevale (sia sotto il profilo della formulazione della proposta reddituale, che sotto il profilo della proposta IRAP) sui tetti massimi percentuali, qualora dalla loro applicazione scaturisca una proposta troppo bassa.
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