Con la relazione sul rendiconto generale dello Stato 2024 del 27 giugno 2025, la Corte dei Conti ha evidenziato come sia in aumento, rispettivamente del 9,6 e del 64,3 per cento rispetto al 2023, il numero di evasori e il numero di lavoratori in nero o irregolari scoperti. In aumento anche le proposte di chiusura di partita IVA del 67,4 per cento. Al contrario, sono diminuite del 15 per cento le indagini di polizia delegate dall’autorità giudiziaria riguardanti i reati previsti dal d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74.
La Corte dei Conti ha pubblicato la relazione sul rendiconto generale dello Stato 2024.
Il documento evidenzia che relativamente all’Agenzia delle entrate è stato in primo luogo rilevato come nel 2024 il recupero ordinario da attività di controllo ammonta a 22,8 miliardi. È bene premettere, al riguardo, che i risultati riferiti dall’Agenzia si riferiscono all’attività gestionale complessivamente svolta, riguardante anche tributi non erariali (Irap e addizionali), sicché i dati possono non trovare perfetta corrispondenza con quelli del Rendiconto finanziario dello Stato, peraltro classificati secondo criteri non necessariamente coincidenti
I versamenti diretti da attività di accertamento e da controlli di liquidazione automatizzati ammontano, nel 2024, complessivamente a 12,6 miliardi.
Rilievo sempre maggiore hanno assunto gli introiti da ravvedimento (complessivamente 4,5 miliardi) in parte indotti dalle lettere di compliance inviate dall’Agenzia per segnalare omissioni (in totale, tra le varie tipologie, 2.292 milioni, oltre a sanzioni e interessi), in parte conseguenti all’avvio di attività di controllo sostanziale (1.180 milioni, oltre sanzioni e interessi) o ad autocorrezioni spontanee (604 milioni oltre sanzioni e interessi). Contenuto, in termini finanziari, il risultato dell’attività di accertamento che ha dato luogo nell’anno a introiti calcolati dall’Agenzia in complessivi 4,3 miliardi. Quanto al recupero da misure straordinarie (Rottamazioni delle cartelle, Pace fiscale e Definizione delle liti pendenti), secondo le rilevazioni dell’Agenzia esso ammonta a complessivi 3,5 miliardi. Va comunque rilevato, con riferimento alla Rottamazione-quater, come 11,2 miliardi delle rate scadute nel 2023 e 2024 non sono state versate e che probabilmente una quota cospicua delle adesioni alla rottamazione è finalizzata a ritardare la riscossione coattiva.
In crescita, tra i servizi telematici, accessi ai servizi di area riservata, dichiarazione precompilata, fatture e corrispettivi, SISTER (complessivamente +7,5 per cento rispetto all’anno precedente). In notevole incremento l’utilizzo della possibilità, per i cittadini che incontrano difficoltà nell’utilizzo dei servizi on line dell’Agenzia, di avvalersi di una persona di fiducia.
In netta riduzione il numero complessivo delle istanze di interpello, passato da 23.520 nel 2021 a 7.824 nel 2024 a causa della drastica riduzione degli interpelli ordinari.
Dall’analisi dei dati si evince che i contribuenti che presentano la dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dell’IVA non versano in maniera spontanea quote rilevanti delle imposte dovute e dichiarate
I volumi dell’attività di accertamento ordinaria nei settori dell’imposizione sul reddito e dell’IVA anche nel 2024 continuano tuttavia ad essere modesti, tenuto conto dell’ampiezza e numerosità dei fenomeni evasivi che interessano un elevato numero di soggetti.
Sempre marginale l’utilizzo dell’accertamento sintetico e la collaborazione dei Comuni all’attività di accertamento erariale. Da approfondire gli effetti del concordato preventivo biennale.
In aumento, rispettivamente del 9,6 e del 64,3 per cento rispetto al 2023, il numero di evasori e il numero di lavoratori in nero o irregolari scoperti. In aumento anche le proposte di chiusura di partita IVA del 67,4 per cento. Al contrario, sono diminuite del 15 per cento le indagini di polizia delegate dall’autorità giudiziaria riguardanti i reati previsti dal d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74.
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