Il lavoratore è tenuto non solo a svolgere l’attività lavorativa per la quale è stato assunto ma ha anche precisi doveri nei confronti del proprio datore di lavoro: dovere di diligenza, il dovere di obbedienza e obbligo di fedeltà e riservatezza.

Numerosi sono i diritti riconosciuti dalla legge al lavoratore: diritti patrimoniali (ad es. il diritto alla retribuzione) e diritti personali (ad es. il diritto alla salute e alla sicurezza delle condizioni di lavoro).

Quali sono gli obblighi e i diritti del lavoratore?

Il lavoratore è tenuto a svolgere la prestazione dedotta nel suo contratto di lavoro osservando gli obblighi di diligenza, obbedienza e fedeltà.

Inoltre, è possibile estendere il divieto di concorrenza anche oltre la cessazione del rapporto mediante la stipula di un patto specifico.

Il lavoratore gode, altresì, del diritto ad essere informato e consultato circa l'andamento dell'impresa.

 - Obbligo di eseguire la prestazione

L'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa che rappresenta l'oggetto del contratto di lavoro costituisce l'obbligazione principale che deve realizzare il lavoratore. Ciò comporta l'esecuzione delle mansioni e dei compiti che gli sono stati attribuiti nel tempo e nel luogo prestabiliti. Sussistono, inoltre, ulteriori obblighi accessori che delineano la modalità in cui la prestazione deve essere svolta. La violazione degli stessi determina un comportamento sanzionabile disciplinarmente.

La prestazione lavorativa deve essere svolta con la diligenza richiesta dalla natura della prestazione e dall'interesse dell'impresa.

 - Obbligo di fedeltà

Il lavoratore deve tenere un comportamento leale nei confronti del datore di lavoro salvaguardandolo da possibili pregiudizi. L'obbligo di fedeltà si sostanzia nel divieto di concorrenza con l'imprenditore e nel divieto di divulgare o utilizzare notizie relative all'organizzazione ed ai metodi di produzione dell'impresa. Nello specifico, l'obbligo di non trattare affari in concorrenza con l'imprenditore che permane per tutta la durata del rapporto di lavoro, può essere esteso anche successivamente la cessazione attraverso la redazione di un patto di non concorrenza.

 - Diritti del lavoratore

La disciplina lavoristica contempla una pluralità di diritti in favore del lavoratore che riguardano sia la sua sfera patrimoniale, quale ad esempio il diritto alla retribuzione (vd. Retribuzione), sia la sua personalità.

Tra essi si ricordano il diritto a svolgere la prestazione in condizioni di sicurezza (vd. Igiene e sicurezza sul lavoro) e nel rispetto della sua salute e, quindi, con una gestione dell'orario di lavoro (vd. Orario di lavoro) libertà d'opinione e di riservatezza nonché delle libertà sindacali.

 - Diritto di informazione e consultazione del lavoratore

In aggiunta alle disposizioni previste dai contratti collettivi e dalla legge nelle diverse fasi del rapporto di lavoro, nelle imprese con almeno 50 dipendenti, la legge stabilisce un ulteriore diritto di informazione e consultazione dei lavoratori.

Tale diritto riguarda l'obbligo per i datori di lavoro di informare i lavoratori circa l'andamento dell'impresa in termini economici, organizzativi ed occupazionali permettendo un efficace confronto e dialogo su tali dati con i rappresentanti dei lavoratori.

Al fine di consentire una corretta gestione delle procedure, specifiche tutele sono accordate all'impresa in caso di divulgazione di informazioni riservate.