Finanziamenti Dalla Commissione UE

Cabotaggio e servizi marittimi: approvato il regime di aiuto da 40 milioni di euro

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La Commissione europea ha approvato un regime italiano da circa 40 milioni di euro a sostegno del cabotaggio e di altri servizi marittimi nel contesto della pandemia di coronavirus. L'obiettivo è ridurre il costo del lavoro sostenuto dalle compagnie di navigazione, cercando di soddisfare il fabbisogno di liquidità e dando loro la possibilità di proseguire le attività durante e dopo la pandemia. Il regime mira a preservare i livelli di occupazione e a evitare licenziamenti.
Con un comunicato stampa sul proprio sito istituzionale, la Commissione europea informa che ha approvato un regime italiano da circa 40 milioni di euro a sostegno del cabotaggio e di altri servizi marittimi nel contesto della pandemia di coronavirus.
Possono accedere alla misura le compagnie di navigazione di tutte le dimensioni attive nel settore del cabotaggio e di altri servizi marittimi e l’aiuto consisterà in integrazioni salariali sotto forma di esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per il periodo compreso tra il 1º agosto 2020 e il 31 dicembre 2021.
L'obiettivo è quindi ridurre il costo del lavoro sostenuto dai beneficiari, aiutandoli a soddisfare il loro fabbisogno di liquidità e a proseguire le attività durante e dopo la pandemia. Il regime mira inoltre a preservare i livelli di occupazione e a evitare licenziamenti.
La Commissione evidenzia che già nel maggio 2022 aveva approvato un regime di sostegno al cabotaggio e ad altri servizi marittimi che consentiva la concessione di aiuti di importo limitato sotto forma di esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Attualmente, la misura è stata approvata nell'ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato infatti la Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare:
- la misura aiuterà le imprese particolarmente colpite dalla pandemia di coronavirus e mira a evitare licenziamenti;
- l'integrazione salariale mensile non supererà l’80% della retribuzione lorda mensile del personale beneficiario;
- il sostegno pubblico sarà concesso entro il 30 giugno 2022.
La Commissione ha pertanto concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio al grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni del quadro temporaneo.
A cura della Redazione

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