Superbonus limitato (al 90 o 100%), a condizione che la singola unità sia utilizzata come abitazione principale e che il proprietario non superi una determinata soglia di reddito: sembrano essere questi i parametri scelti per non chiudere completamente le porte all’agevolazione per chi non abita in immobili condominiali. La novità, destinata a trovare collocazione nella legge di Bilancio 2023, potrebbe riguardare anche i soggetti che hanno in corso interventi nel 2022 e fruiscono della proroga fino al 31 dicembre. In tale ipotesi, laddove i lavori riguardassero immobili unifamiliari utilizzati come abitazione principale, anche le spese sostenute nel 2023 potrebbero essere agevolate, sia pure in misura minore e a condizione di rispettare i limiti di reddito che saranno stabiliti.
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