Finanziamenti Gli emendamenti approvati

DDL incentivi imprese: anche i professionisti tra i beneficiari

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La Commissione Industria e Agricoltura del Senato ha concluso i lavori sul disegno di legge delega sulla revisione del sistema degli incentivi alle imprese. Tra i diversi emendamenti approvati di particolare rilievo quello che stabilisce il principio che la qualificazione di professionista non è di ostacolo alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti dove ne ricorrano i presupposti. Con un ulteriore correttivo viene esplicitamente previsto che si dovranno implementare soluzioni tecniche, finanziarie, procedurali che riducano il rischio che l'assegnazione delle risorse finanziarie disponibili avvenga in un lasso di tempo estremamente ridotto e, in tali casi, sulla base del solo ordine cronologico di presentazione dell'istanza per l’incentivo. Quali sono le altre novità?
Il disegno di legge delega sulla revisione del sistema degli incentivi alle imprese è pronto per l'approdo nell'Aula del Senato.
Nella seduta del 3 agosto 2023, la Commissione Industria e Agricoltura ha infatti concluso i lavori, conferendo il mandato al relatore a riferire in Assemblea. Il provvedimento sarà al vaglio dell’Aula alla ripresa dell'attività dopo la pausa estiva.
Diversi gli emendamenti approvati dalla Commissione Industria e Agricoltura in sede referente.

Professionisti tra i beneficiari degli incentivi

Tra i diversi correttivi che hanno ottenuto il via libera, di particolare rilievo quello che stabilisce il principio che la qualificazione di professionista non ostacola alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti dove ne ricorrano i presupposti e dove previsto.
Al riguardo si sottolinea che l’emendamento approvato è una riformulazione di un emendamento che sanciva il principio di piena equiparazione tra professionisti e imprese ai fini dell'accesso agli incentivi, ai sensi della raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/Ce.
Tale raccomandazione, in particolare, considera “impresa” qualsiasi entità, “a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che svolga un’attività economica, incluse in particolare le entità che svolgono un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che svolgono regolarmente un’attività economica”.

Incentivi aventi natura fiscale

Con un altro emendamento si prevede che la revisione delle misure agevolative deve includere altresì gli incentivi alle imprese aventi natura fiscale, mentre gli aspetti connessi alle modalità di fruizione e di controllo di detti incentivi sono demandati alla specifica disciplina di settore (in pratica, la delega fiscale).

Coordinamento con le competenze delle Regioni

Con alcuni correttivi si esplicita inoltre che la riforma del sistema degli incentivi deve essere definita salvaguardando l’autonomia regionale.
Con gli emendamenti approvati, in particolare, viene stabilito che la revisione dovrà essere fatta nel rispetto delle competenze in materia fissate dall’ Questo simbolo indica la disponibilità del documento su One FISCALE

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articolo 117, terzo e quarto comma, della Costituzione.
Si puntualizza poi, che nell'esercizio della delega, il Governo dovrà rispettare l'autonomia programmatica delle Regioni, anche con riferimento agli interventi cofinanziati dai fondi europei.
Il testo uscito dalla Commissione precisa anche che l’opera di razionalizzazione degli incentivi dovrà tenere conto dell'autonomia delle Regioni nell'individuazione di ulteriori modelli per l'attuazione di specifici interventi mirati nel rispetto delle diverse realtà territoriali sanciscono.

Nuovi principi e criteri direttivi

Ulteriori emendamenti intervengono sull’art. 4, che stabilisce i principi e criteri direttivi specifici ai quali il Governo è tenuto ad attenersi nell’esercizio della delega.
Nello specifico, con le modifiche, tra i criteri che dovranno guidare la razionalizzazione delle misure di incentivazione esistenti entrano:
- la sostenibilità ambientale;
- il lavoro, l'occupazione, la riqualificazione professionale dei lavoratori;
- la crescita dimensionale.
In base alla formulazione che esce dalla Commissione Industria e Agricoltura, pertanto, il processo di revisione deve puntare alla ricognizione e sistematizzazione degli strumenti agevolativi esistenti, sulla base di criteri che tengano conto degli ambiti o delle finalità dell’agevolazione, quali il sostegno agli investimenti, alla ricerca, allo sviluppo, al lavoro, all'occupazione, alla riqualificazione professionale dei lavoratori, alla formazione e all'innovazione alla sostenibilità ambientale, nonché la facilitazione nell’accesso al credito delle imprese, il rafforzamento patrimoniale delle stesse e la crescita dimensionale, anche favorendo l'aggregazione o altri ambiti e finalità del sostegno.
Con un ulteriore emendamento è stato specificato che nell’opera di sistematizzazione delle misure esistenti il Governo dovrà tenere conto, oltre che delle diverse fasi del ciclo di vita delle imprese, anche delle diverse dimensioni d'impresa con riferimento alla definizione di piccola e media impresa, di piccole imprese a media capitalizzazione e d'imprese a media capitalizzazione dell'Unione europea.
È stato inoltre previsto che con la riforma si dovrà privilegiare il ricorso a strumenti automatici, compatibilmente con le specificità delle singole misure.

Criteri per la concessione delle agevolazioni

Ulteriori novità riguardano i procedimenti amministrativi concernenti la concessione e l’erogazione degli incentivi.
In particolare, è passato un emendamento con cui si stabilisce che con la riforma si dovranno implementare soluzioni tecniche, finanziarie, procedurali che riducano il rischio che l'assegnazione delle risorse finanziarie disponibili per gli interventi avvenga in un lasso di tempo estremamente ridotto e, in tali casi, sulla base del solo ordine cronologico di presentazione dell'istanza.
È stato poi specificato che con riferimento all'intero iter procedurale non possono essere richiesti documenti e informazioni già in possesso della pubblica amministrazione.
Con un ulteriore emendamento approvato è stato inserito tra i requisiti premianti, nell’ambito delle valutazioni di ammissione agli incentivi, oltre al lavoro femminile, anche il lavoro giovanile.

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